Non solo (uno) spread

Spread è una parola inglese diventata di moda negli ultimi mesi e riproposta da tutti i mezzi d’informazione con insistenza ossessiva, un po’ come quelle canzonette orecchiabili che costituiscono il tormentone (e il tormento) della stagione estiva. Uno dei tanti termini stranieri che appesantiscono le nostre vite e colonizzano la nostra mente, conosciuto fin a poco fa solo dagli addetti ai lavori e usato dalle banche per calcolare le rate dei mutui a tasso variabile.

Piccole grandi cose

In questo tribolato inizio di terzo millennio riesco a trovare grande consolazione solo nelle piccole cose. I grandi eventi li sopporto sempre meno e hanno addirittura per me un effetto depressivo. Mi stupisce e mi rallegra, invece, vedere come ogni volta si ripeta il miracolo del granello di senape e della misura di lievito e come  piccole iniziative apparentemente trascurabili sappiano scovare in sé forze di crescita insospettate capaci di generare movimenti efficaci e produrre risultati insperati.

Alpitour

“No Alpitour? Ahi, ahi, ahi!”: i più vecchi ricorderanno certamente la fortunata pubblicità che molti anni fa ha contribuito a fare della società cuneese il maggior tour operator italiano.
Lo slogan adesso assume i toni di una tragica beffa per i trecento dipendenti cuneesi del gruppo. Martedì scorso, una mail dal tono dimesso e colloquiale li ha avvisati che il loro futuro prossimo sarebbe cambiato all’improvviso, facendosi cupo e incerto. Le prime parole erano quasi affettuose: “caro collega”, ma il seguito era una vera e propria coltellata: cancellazione della sede di Cuneo e conseguente trasferimento coatto a Torino. Una sorta di deportazione, camuffata nei diversi comunicati dai soliti giri di parole falsamente rassicuranti: miglioramento, efficacia, opportunità, sviluppo…

Stangata d’agosto

Le stangate, da quando posso ricordare, arrivano sempre d’agosto.
Mettere le mani nelle tasche degli italiani, evidentemente, è più facile quando sono in costume da bagno o in bermuda, con la testa distratta e surriscaldata e l’ansia di cancellare stanchezza e frustrazioni accumulate nell’intero anno in pochi giorni di sudata vacanza.
Ma la stangata di ferragosto 2011 ha qualcosa di diverso e di molto più preoccupante rispetto a quelle che l’hanno preceduta.  
E non solo per impatto e dimensioni.

Buoni motivi

Ci sono davvero molti buoni motivi per andare a votare ai referendum: dai trecento ai quattrocento milioni, a seconda delle stime. E’ la cifra che ci costerà la discutibile scelta dell’esecutivo di separarli dalle votazioni amministrative, costringendo molta parte dell’Italia al doppio o triplo impegno elettorale. Scelta passata per un solo voto e dettata dall’unico scopo di boicottare i quesiti referendari e impedire il raggiungimento del fatidico quorum.

Breve dizionario d’inglese corrente

L’inglese è entrato nelle nostre vite, ma io non sono mai riuscito a farlo entrare nella mia testa. E dire che ci ho provato a più riprese, fin da piccolo, seguendo con diligenza corsi e lezioni di vario tipo. Si tratta, credo, di un blocco psicologico che mi impedisce di pronunciare con scioltezza nomi scritti in modo così diverso da come si leggono da rendere incerta la corrispondenza fra fonetica e grafia.
Ma, visto che la legge di Liebig consiglia di concentrare i propri sforzi proprio nel settore di maggior debolezza, cercherò di affrontare parole inglesi entrate di recente con prepotenza o in modo subdolo nella nostra vita quotidiana.

Ricordo di Giancarlo

Se non avessi smesso da tempo di credere al caso e al binomio fortuna-sfortuna, lo definirei un incontro imprevisto dettato da casualità e buona sorte.
Lo considero, invece, uno di quei regali inaspettati che ti fa la vita, da tenere in gran conto e di cui ringraziare.

Ci salveranno le donne!

Ci salveranno le donne, ho pensato domenica sera tornando dalla manifestazione di Cuneo. Come mi capita sovente, non sapevo se mettere alla frase il punto esclamativo o quello interrogativo, se dare voce alla speranza e all’entusiasmo per la bellezza di ritrovarsi in tanti, o dar peso ai dubbi per una situazione che resta comunque difficile. La virgola è un ripiego, ma non vuole togliere nulla alla splendida riuscita dell’iniziativa.

Invettive profetiche

“Guai a voi che aggiungete casa a casa e podere a podere, finché non vi sia più spazio”. Sono parole di Isaia, il profeta (Is 5,8), quindi, per il credente hanno il peso specifico della parola di Dio.
“Profeta” è uno dei tanti termini che usiamo a sproposito, degradandolo a sinonimo di indovino, quasi fosse una sorta di mago o un imbonitore di oroscopi ante-litteram.

Cari colleghi

Cari colleghi, in oltre trent’anni di Collegi dei docenti non ricordo di aver mai preso la parola. E’ una questione di carattere: mi piace poco parlare in pubblico, amo piuttosto il silenzio e, in subordine, la concisione, entrambe merci rare in queste nostre assemblee di Istituto. La cosa non mi fa certo onore, visto l’inderogabile dovere della partecipazione attiva, ma ha avuto l’innegabile pregio, in tutti questi anni, di non aver sottratto troppo tempo alla discussione.