Le api di Einstein
“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Non si tratta di una delle solite previsioni allarmanti che ci arrivano periodicamente da profeti di sventura, giornaletti di divulgazione pseudo-scientifica a caccia di lettori e professionisti delle catastrofi prossime venture. Non è neppure una quartina di Nostradamus o uno dei soliti annunci dell’ennesima apocalisse in svendita. Chi si azzarda a pronosticare la prossima fine dell’umanità, e si spinge fino a quantificarne i tempi, è un tipo in genere ottimista e equilibrato (anche se eccentrico e un tantino distratto) e dotato di una mente sveglia e di una certa preparazione in ambito scientifico-matematico. Il suo nome è Albert Einstein.