Articoli

Scrivo occasionalmente su riviste e giornali del cuneese. Credo nell’importanza dell’editoria, locale e nazionale, per preservare quanto  ancor resta di democrazia in Italia. Le dittature sono di molti tipi differenti, più o meno sanguinarie e repressive, militari o teocratiche, mascherate o aperte. Tutte, però, hanno una cosa in comune: l’attacco alla libertà di stampa e di opinione.
Mio nonno materno era tipografo ed è morto a Mauthausen E’ finito nel campo di sterminio nazista proprio perchè, in tempi di guerra e terribile repressione, si ostinava a stampare parole di libertà. Per questioni anagrafiche non l’ho conosciuto, ma cerco sempre, quando uso penna o tastiera, di tener ben presente il suo esempio e di essere fedele alle esigenze di libertà e verità.
Non sono giornalista, non riuscirei a scrivere su comando. Gli amici che dirigono le testate a cui occasionalmente collaboro, conoscono questi miei limiti e, con gentilezza e comprensione, accettano che io invii loro le mie divagazioni scritte ai ritmi imposti dalla mia discontinua lucidità mentale e sui temi che in quel momento mi interessano.

Le “Montagne nostre” di Beppe Rosso

Nella mia libreria, per ragioni di spazio e per scelta, ho pochi libri. Sono un appassionato lettore, ma questo non si traduce in un accumulo di testi, magari mai sfogliati: del libro, come di ogni altra cosa, mi interessa l’uso, non il possesso. Ma fra i pochi volumi che conservo gelosamente c’è lo splendido “Montagne […]

Autosufficienza 10: motivi di preoccupazione

La volta scorsa si era parlato degli aspetti positivi che lasciano ben sperare per il futuro della nostra agricoltura e della nostra società. Purtroppo, assieme a questi “semi di speranza” ci sono anche molti motivi di preoccupazione per tendenze negative nel settore primario, sia a livello italiano che, soprattutto, mondiale. L’aspetto più preoccupante si può […]

Un contratto straordinariamente favorevole

Nella vita non sono quasi mai stato capace di chiedere, tanto meno di contrattare. Quando mi è capitato di comprare o vendere qualcosa, anche beni importanti, come case o terreni, ho sempre proposto, accettato o rifiutato le condizioni senza addentrarmi in trattative al rialzo o al ribasso. In questo campo, ho sempre considerato la parola […]

Autosufficienza 9: semi di speranza

Una volta si divideva l’attività produttiva in tre settori, con nomi che ricordano un po’ quelli delle ere geologiche: primario, secondario e terziario, a indicare rispettivamente agricoltura, industria e servizi. Oggi la classificazione ha perso buona parte del senso originario: una larga fetta di agricoltura sta diventando un’industria e una parte consistente del settore industriale […]

Autosufficienza 8: forni da pane

Per capire l’importanza, anche sociale e architettonica dei forni dobbiamo aver capito la centralità che aveva un tempo il “pane quotidiano”, vero fulcro su cui si basava tutta l’economia di autosufficienza, e cercare di immaginare la quantità di fatica necessaria per produrlo. Una parte consistente dell’attività agricola dell’anno ruotava intorno al ciclo del grano e […]

Autosufficienza 7: la soddisfazione dell’autunno

Quando sentiamo parlare di economia di autosufficienza sovente la associamo a concetti non sempre gradevoli o appaganti. Il nostro cervello funziona per associazioni, anche nel senso proprio del termine, visto che quella che chiamiamo “intelligenza” è data proprio dalla capacità dei neuroni di comunicare fra loro. Così associamo, magari senza esserne coscienti, ogni parola e […]

Autosufficienza 6: dal grano al pane

Per una strana coincidenza mi era capitato di scrivere il pezzo della volta scorsa sui cereali proprio mentre in casa stavamo facendo il pane. Il rituale della preparazione dell’impasto e della cottura nel forno a legna è fatto di pieni e di vuoti, cioè di momenti di attività intensa, in cui è necessario anche affrettarsi, […]

Autosufficienza 5: il pane quotidiano

Nel rileggere questa già lunga chiacchierata sul tema dell’autosufficienza mi sono accorto che, come mi capita spesso, ho cominciato dalla fine o dai margini, senza affrontare ancora l’argomento principale. Prima di arrivare alla frutta, che in genere conclude il pasto, bisogna pensare al pane e alla pasta, cioè ai cereali, il piatto forte dell’alimentazione, soprattutto […]

Autosufficienza 4: un cane che si morde la coda

La volta scorsa si era parlato dell’evoluzione della frutticoltura, passata da una realtà di frutteti promiscui, con pochi alberi di grandi dimensioni sparsi per prati e campi a una situazione in cui predominano in modo quasi assoluto impianti specializzati, con portainnesti deboli e alta densità di piante. Un’evoluzione dettata da esigenze tecniche e commerciali comprensibili […]

Autosufficienza 3: frutteti ieri e oggi

Il frutteto specializzato è un’invenzione recente: non se ne trova traccia nei Catasti antichi e anche in quello di fine Ottocento del Regno d’Italia ci imbattiamo più spesso nella qualità di “prato arborato” o di “seminativo arborato”, a indicare come la presenza di alberi da frutta fosse sporadica e secondaria all’utilizzo principale del campo per […]